La Cina accelera sul reporting ESG, ma resta il vuoto strategico
Dal 2026 parte la rendicontazione obbligatoria per alcune società quotate, ma mancano ancora gli standard tematici.

La promessa cinese: rendicontare la sostenibilità a partire dal 2026
Nel 2024 la Cina ha compiuto un passo storico: ha lanciato le Chinese Sustainability Disclosure Standards (CSDS), un framework nazionale per la rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance).
Secondo il CSDS Basic Standard (Trial), le prime società obbligate a pubblicare un report ESG saranno quelle incluse negli indici SSE 180, STAR 50 e SZSE 100, con prima applicazione nel 2026.
L’obiettivo a lungo termine è chiaro: entro il 2030, la Cina punta a un allineamento con gli standard internazionali (ISSB, GRI, ESRS). Ma al momento, il percorso appare incompleto: mancano ancora i tematici settoriali e gli indicatori di riferimento.
Cosa sappiamo: un quadro normativo senza misurazioni
Il CSDS-Basic Standard, in vigore dal 1° agosto 2024, definisce principi generali (come la doppia materialità e la coerenza strategica), ma non fornisce ancora linee guida operative per la misurazione degli impatti.
Le informazioni da includere nei report ESG vengono solo suggerite:
- Dati ambientali (emissioni, consumi, gestione risorse)
- Dati sociali (condizioni di lavoro, salute e sicurezza, diversità)
- Dati di governance (struttura del board, anticorruzione, remunerazione ESG)
Ma senza indicatori precisi, obiettivi vincolanti e obblighi settoriali, la rendicontazione rischia di restare un esercizio formale.
l rischio: più documenti, meno direzione
La Cina sembra aver adottato la logica occidentale del “reporting first”, ma resta il paradosso: come si può rendicontare senza strategia?
Molte aziende, anche in Europa, stanno imparando a loro spese che pubblicare un report non significa essere sostenibili.
Senza obiettivi, misurazioni e piani operativi, il report rischia di diventare un documento autoreferenziale, poco utile per gli investitori e per la società.
La sostenibilità non si misura nei report
Si misura nelle scelte.
Nel modo in cui un’azienda collega la propria visione a lungo termine agli impatti concreti.
Nel modo in cui integra sostenibilità e competitività.
Il 2026 sarà un test importante: non solo per la Cina, ma per tutte le imprese che vogliono evitare di ripetere gli stessi errori già visti in altri Paesi.
Perché senza strategia, anche il report più elegante resta vuoto.
Fonti principali:
