Gli impatti climatici sulle persone e sugli ecosistemi sono più diffusi e gravi del previsto, e i rischi futuri aumenteranno rapidamente con ogni frazione di grado di riscaldamento.
Gli impatti climatici avversi sono già più ampi ed estremi del previsto
Descritto dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres come “un atlante della sofferenza umana e un’accusa schiacciante contro la fallita leadership climatica” del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, una delle conclusioni più allarmanti è che gli impatti climatici avversi sono già più ampi ed estremi del previsto. Circa la metà della popolazione mondiale è attualmente alle prese con una grave scarsità d’acqua per almeno un mese all’anno, mentre le temperature più elevate stanno consentendo la diffusione di malattie trasmesse da vettori, come la malaria, il virus del Nilo occidentale e la malattia di Lyme. Il cambiamento climatico ha anche rallentato i miglioramenti nella produttività agricola alle medie e basse latitudini, con una crescita della produttività delle colture che si è ridotta di un terzo in Africa dal 1961. E dal 2008, inondazioni e tempeste estreme hanno costretto oltre 20 milioni di persone ad abbandonare le proprie case ogni anno.
I fenomeni meteorologici avversi si stanno intensificando
Ogni frazione di grado di riscaldamento intensificherà queste minacce, e anche limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi C non è sicuro per tutti.
A questo livello di riscaldamento, ad esempio, 950 milioni di persone nelle zone aride del mondo sperimenteranno stress idrico, stress da calore e desertificazione, mentre la percentuale della popolazione globale esposta alle inondazioni aumenterà del 24%.
Allo stesso modo, il superamento di 1,5 gradi C (2,7 gradi F), anche temporaneamente, porterà a impatti molto più gravi, spesso irreversibili, dall’estinzione delle specie locali al completo annegamento delle paludi salmastre fino alla perdita di vite umane dovuta all’aumento dello stress termico.
Limitare l’entità e la durata del superamento di 1,5 gradi C
Limitare l’entità e la durata del superamento di 1,5 gradi C (2,7 gradi F), quindi, si rivelerà fondamentale per garantire un futuro sicuro e vivibile, così come mantenere il riscaldamento il più vicino possibile a 1,5 gradi C (2,7 gradi F) o al di sotto. Anche se questo limite di temperatura venisse superato entro la fine del secolo, l’imperativo di ridurre rapidamente le emissioni di gas serra per evitare livelli più elevati di riscaldamento e gli impatti associati rimane immutato.
per maggiori informazioni si legga l’articolo Report on Climate Change