Greenwashing nelle Banche, si tende a finanziare le imprese inquinanti

Foto di Paul Fiedler su Unsplash

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Le Pratiche di Greenwashing

Un recente working paper pubblicato dalla BCE, a firma di Martina Jasova, Maria Loumioti, Mariassunta Giannetti e Caterina Mendicino, solleva interrogativi importanti. Il documento indaga se le informazioni green fornite dalle banche corrispondano a politiche di finanziamento più ecologiche. La risposta è negativa: le banche che enfatizzano di più le proprie strategie ambientali e i piani di decarbonizzazione tendono a prestare di più alle aziende inquinanti senza imporre condizioni più stringenti.

Spiegazione delle Politiche delle Banche

Il comportamento delle banche è spiegato dalla loro riluttanza a interrompere relazioni di credito esclusive e consolidate. Il rifiuto di concedere nuovi prestiti a fronte di standard ambientali più severi potrebbe avere impatti negativi per la banca stessa, poiché il debitore potrebbe trovarsi in difficoltà finanziarie. Inoltre, le banche tendono a essere meno inclini a fornire prestiti a nuove imprese che potrebbero investire in tecnologie innovative.

I Limiti delle Dichiarazioni Green delle Banche

Il fenomeno del cosiddetto “zombie lending” (finanziamento di imprese in difficoltà) aiuta a spiegare il greenwashing nel settore bancario. Non ci sono incentivi sufficienti per le banche a modificare le loro politiche di prestito, specialmente nei rapporti esistenti. Questo sottolinea le discrepanze tra gli annunci green delle banche e le loro reali pratiche di prestito.

Pressione degli Organi di Vigilanza e Futuri Sviluppi

Le banche europee sono sotto crescente pressione da parte delle autorità di vigilanza in materia ambientale. Francoforte ha recentemente annunciato che le aspettative di supervisione sul clima dovranno essere rispettate entro la fine del 2024. In caso contrario, si prevede una “escalation” di misure, probabilmente sotto forma di sanzioni.

per maggiori informazioni MF – Numero 004 pag. 5 del 05/01/2024

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