Il barattolo più amato può diventare il più sostenibile.

Perché nessuno parla del barattolo di Nutella?
Lo amiamo. È nelle nostre cucine da decenni. Alcuni lo usano come bicchiere, altri come contenitore per lo zucchero. Ma dietro quell’immagine affettuosa, c’è un modello che non è più sostenibile.
Oggi: il barattolo di vetro è prodotto, acquistato, consumato e… buttato. Anche se riciclabile, la sua produzione è altamente energivora. E ogni anno milioni di questi contenitori finiscono nei bidoni (più o meno differenziati).
Inoltre, la presenza di formati di barattoli molto grandi spinge all’acquisto e all’accumulo, aumentando il consumo e generando un impatto ambientale maggiore sia nella produzione che nel trasporto. Più peso, più emissioni, più spreco.
E se Ferrero cambiasse modello?
Immagina entrare al supermercato con il tuo barattolo vuoto di Nutella. Trovi un punto refill. Lo ricarichi. Paghi meno. Hai premi se lo fai spesso.
Sembra futuro? E invece potrebbe essere già oggi.
Perché ha senso anche dal punto di vista strategico
- L’industria del vetro emette oltre 60 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno.
- Il packaging incide fino al 50% dell’impronta ambientale di alcuni prodotti.
- L’economia circolare potrebbe generare 700.000 posti di lavoro in UE entro il 2030.
- Il Piano d’Azione per l’Economia Circolare dell’Unione Europea (2020) incoraggia pratiche come il riuso, il refill e il design sostenibile, promuovendo modelli di consumo più responsabili e innovativi.
(Source: SentieriDigitali.it, EconomiaCircolare.com, Parlamento Europeo, ec.europa.eu)
Il coraggio di cambiare può iniziare da un cucchiaio
Ferrero non ha bisogno di cambiare tutto. Ma di avere il coraggio di fare una piega in più. Come in un origami.
Un piccolo gesto. Una nuova logica. Una nuova leadership.
Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha affermato: “Se vogliamo raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, preservare il nostro ambiente naturale e rafforzare la competitività della nostra economia, la nostra economia deve diventare pienamente circolare. Il nostro modello economico di oggi è ancora, per lo più, lineare: solo il 12 % delle materie secondarie e delle risorse vengono reintrodotti nell’economia. Molti prodotti si rompono troppo facilmente, non possono essere riutilizzati, riparati o riciclati, o sono monouso. Esiste un enorme potenziale da sfruttare sia per le imprese che per i consumatori e con il piano odierno abbiamo avviato una serie di interventi volti a trasformare il modo in cui i prodotti sono fabbricati e consentire ai consumatori di effettuare scelte sostenibili a proprio vantaggio e a beneficio dell’ambiente.”